Romanzo anomalo nell'opera di D'Annunzio, L'innocente abbandona la prosa decadentista del Piacere per narrare la storia del principe Tullio Hermil, la cui vita familiare scorre serenamente, sino a quando Giuliana, la moglie, lo tradisce con lo scrittore Filippo Arborio. Il figlio nato dalla relazione diventa l'ossessione del principe Hermil, e così il protagonista si ritrova stretto fra il perdono e l’odio per quel bambino innocente. Per sottrarsi all’egoismo della lussuria, Tullio si abbandona proprio all’odio, un odio potente, che distrugge per sempre il rapporto con la moglie. L'Innocente fotografa la crisi di una società, che, eticamente sguarnita, si avviava confusamente verso la belle epoque e il successivo disastro dell'inutile strage.
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