Il generale Giuseppe Amico e la 32ª Divisione “Marche”
  Il generale Giuseppe Amico e la 32ª Divisione “Marche”
Titolo Il generale Giuseppe Amico e la 32ª Divisione “Marche”
AutoreGiovanni Cerchia
Prezzo€ 4,99
EditorePasserino
LinguaTesto in Italiano
FormatoAdobe DRM

Descrizione
Giuseppe Amico, un generale dimenticato. Dalla primavera del 1941 all’armistizio dell’8 settembre 1943, l’Italia fascista fu protagonista di una lunga e complessa occupazione militare nei Balcani. Questo saggio ricostruisce, con rigore e profondità storica, il ruolo del generale Giuseppe Amico e della 32ª Divisione fanteria “Marche” nel contesto della guerra di occupazione in Montenegro. Attraverso documenti d’archivio, testimonianze dirette e fonti militari, l’autore ripercorre le fasi cruciali dell’operazione, evidenziando non solo le strategie militari e le tensioni interne, ma anche il difficile rapporto con la popolazione locale e la crescente insorgenza partigiana. Il generale Amico emerge come figura emblematica: fedele allo Stato, ma non al fascismo; militare di carriera, ma anche uomo di principi, capace di scelte coraggiose nel momento più drammatico dell’armistizio. Un libro che getta luce su una pagina poco esplorata della storia italiana, dove si intrecciano occupazione, resistenza, tradimenti e fedeltà. Una riflessione sul senso dell'onore e sul prezzo della coerenza in tempi di guerra. Giuseppe Amico (Capua, 1º novembre 1890 – Slano, 13 settembre 1943) è stato un generale italiano, comandante della 32ª Divisione fanteria "Marche" nei giorni seguenti all'armistizio dell'8 settembre 1943. Per essersi opposto alla resa e alla consegna delle armi fu trucidato dai tedeschi venendo insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria. Giovanni Cerchia è laureato in Scienze Politiche; ha coordinato la raccolta e il riordino del Fondo Pietro Ingrao presso il Centro di iniziative e di studi per la Riforma dello Stato (CRS) di Roma, dirigendo successivamente lo stesso CRS. È membro dei comitati scientifici delle fondazioni Giorgio Amendola (Torino), CRS-Pietro Ingrao (Roma) e Maurizio Valenzi (Napoli). Collabora con l’Istituto campano per la Storia della Resistenza Vera Lombardi. Dal 2019 è direttore scientifico della Fondazione Giorgio Amendola. Dal 2005 insegna Storia contemporanea presso l’Università degli Studi del Molise, dove è vicedirettore del Dipartimento di Economia e coordina il dottorato in Innovazione e Gestione delle Risorse Pubbliche. Dall’aprile del 2019 è Socio corrispondente della Classe di Scienze morali dell’Accademia delle Scienze pugliese. Le sue principali ricerche e pubblicazioni monografiche sono dedicate alla storia della sinistra politica italiana nel Novecento oltre che alla vicende della Seconda guerra mondiale e al suo impatto sulla storia d’Italia.