Tasselli di pensiero senza titolo
  Tasselli di pensiero senza titolo
Fasano Bianca
Titolo Tasselli di pensiero senza titolo
AutoreIsabella D'Aiuto
Prezzo€ 2,99
EditoreStreetLib
LinguaTesto in Italiano
FormatoAdobe DRM

Descrizione
24/06/2024. In questa raccolta sono racchiusi pensieri poetici della logopedista Dr.ssa Isabella D’Aiuto, che vive e lavora nel Cilento (Salerno) in ambito sanitario e conduce avanti il metodo oralista cognitivo applicato alla sordità. Già allieva della compianta Prof.ssa Adriana De Filippis che operava presso il Centro CTLA (Centro terapia logopedia ed audiometria) di Milano. In proposito precisa la Dr.ssa D’Aiuto: -“Quando si dice parlare, s’intende con la voce, come tutti, non comunicare attraverso la lingua dei segni. Parlare chiaramente. Il meglio che si può.”- E ancora: “Ho appreso che questo metodo, che prevede l’oralismo, non deve significare soltanto produrre parole ma anche comunicare, pensare, ragionare, apprendere ogni concetto, fissarlo attraverso un imprinting cerebrale incancellabile, rivestirlo di vocaboli ed inserirlo nel proprio universo cognitivo.”La Dr.ssa Isabella D'Aiuto, a merito del tipo di lavoro che svolge, si trova a comprendere più intimamente come la disabilità dell'individuo che ha in cura, si ribalti, come svantaggio personale che vive a causa della sua patologia, sulla vita privata, quindi sui genitori (se bambino), o su figli, e parenti, se adulto. Non si può vivere questa esperienza di riabilitazione, senza elaborare una maggiore capacità di empatia verso gli altri nel comprendere le emozioni che questi stanno provando. Non si può non divenire più ricchi di emozioni che si tramutano, anche, in pensieri poetici. Il lavoro è stato ampliato anche nel cartaceo 27/06/2024 Chiaramente intende come la patologia o menomazione riscontrata, incida nella vita di relazione e quindi, lo svantaggio sociale che deve affrontare il suo "allievo", specialmente nell'età infantile (ad esempio tra le pareti scolastiche o nei rapporti amicali). Non si può vivere queste esperienze di "insegnante", senza elaborare una maggiore capacità di empatia verso gli altri nel percepire e “sentire” le emozioni che gli altri stanno provando. Non si può non divenire più ricchi di emozioni che si tramutano, anche, in pensieri poetici.