Avete trent’anni.
Avete cultura, testa, un ottimo lavoro, amici, famiglia... Vi siete costruita la vita che volevate.
Avete anche un amore folle, e ne restate incinta.
Mettete gioia ed entusiasmo anche lì, nel nuovo figlio, come ne spargete ovunque. Mettete energie, ottimismo, determinazione. Eppure.
Eppure, anche se è la storia della vita, la storia dell’umanità, nonché la cosa più banale che vi potesse succedere, l’arrivo di un figlio scardina tutti i vostri punti fermi, uno dopo l’altro. Mina le certezze, mette a repentaglio i legami più saldi, vi smonta pezzo dopo pezzo.
Ci vorrà un anno esatto per cercare, ritrovare, ricostruire, forse cambiare. Per cominciare a conoscersi, e accettarsi. Un anno di tentativi, fallimenti e pannolini sporchi.
È la storia di un anno di vita, vostra, di vostro figlio, del mondo che vi circonda. È un po’ la storia di tutti. È, per vostra stessa ammissione, la vostra personalissima rivoluzione francese.
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