Canti dei Senzapadre
  Canti dei Senzapadre
Titolo Canti dei Senzapadre
AutoreYanuk Lurjiame
Prezzo€ 0,99
EditoreKipple Officina Libraria
LinguaTesto in Italiano
FormatoAdobe DRM

Descrizione
I Canti sono testimonianze vive di una realtà lontana o null’altro che componimenti poetici, l’inneggiare lirico dell’immaginazione? Potrebbe essere che crediate nell’una o nell’altra ipotesi, in perfetta alternanza. A volte potreste essere persino certi che entrambe siano vere, contemporaneamente, come se i Canti avessero creato i Senzapadre e la poetessa Yanuk Lurjiame; come se Yanuk Lurjiame avesse creato una realtà alienata popolata da creature fantastiche e da città inesistenti. Come se Ion Milkheev avesse creato i Senzapadre, la poetessa e forse persino queste note. Potreste non capire più dove inizia l’inganno e dove finisce la verità. L'AUTRICE Yanuk Lurjiame nasce in una dimensione collocata secondo gli umani parametri su una linea spaziotemporale parallela a quella di Alessandra Biagini, la persona che in questo mondo scrive usando il suo nome. AB nasce a Roma, nel 1975, dopo la maturità classica intraprende qualche studio in forma privata di lingua ebraica, araba e si dedica a imparare la scrittura cinese. Manifesta interesse per le antiche religioni, per lo sciamanesimo, per gli antichi maestri gnostici. Si sposa, va a vivere in Lombardia. Approda alla Calligrafia, ma non ne segue le orme consuete, scegliendo di camminare su impervi sentieri che l’allontanano dal mondo dei suoi maestri. Il suo Scriptorium diviene l’antro di un vulcano segreto, un’officina ove si forgiano in parole e forme selvagge mondi ed esperienze interiori. Approda poi nella Tuscia e qui si trova oggi. Relativamente a YL invece la sua dimensione è in un’altra bolla. Mentre AB e IM percepiscono il tempo come qualsiasi altro essere umano, cioè con un passato, un presente, un presente esteso (se vogliamo seguire anche gli orizzonti della Relatività) e un futuro, la percezione spaziale e temporale di YL è inesistente per i parametri umani. Ella (o egli, o esso/a? Si parla di YL al femminile, ma per una convenzione, cosa troppo lunga da spiegare in una nota biografica) vede la realtà come un insieme di insiemi, in questa visione delle cose, il tempo e lo spazio non sono parametri necessari, ogni linea temporale è una sorta di ‘bolla’ sospesa in un campo a sua volta compreso in un altro universo in un processo di universi inscritti, ciascuno dei quali ha le sue bolle, che raggiunge la sua finitezza con il limite della conoscenza di YL. Sull’identità di YL non si sa molto, l’unico momento in cui AB e IM l’incontrano è solo quando le dita di AB raccolgono i pennini o sfiorano la tastiera. Non si può presumerne l’età, vista la sua percezione dello spazio-tempo, né il tipo di funzione svolga presso il suo mondo, e neppure si sa se il suo mondo sia abitato da altri esseri come lei, oppure sia l’unico spirito della sua specie.