Delirio
  Delirio
Titolo Delirio
AutoreTosetti Cristiano
Prezzo€ 8,49
EditoreTosetti Cristiano
LinguaTesto in Italiano
FormatoAdobe DRM

Descrizione
La poesia può essere anche rivoluzione, protesta,sfogo...ma deve esprimere concretezza di un sapere contaminato,deve declamare una parola alla portata di molti, sia sul piano dell'essere che dell'apparire. Ciò che molti catalogano come “parolaccia” può diventare bellezza colorata di espressività emotiva ed emozionale, da non usare in maniera ostentata e inappropriata bensì come peperoncino su di un piatto raffinato o casareccio, a seconda di ciò che si vuol trasferire e lasciare d'impatto;se la si sa usare, la parolaccia comune diviene una spezia che esalterà la pietanza preparata per i commensali che neppure ci si aspettava di vedere. Mi capita di leggere post di gente che condivide frasi dei più grandi poeti e filosofi ma poi,gli stessi, non sanno neppure chi sia Trilussa, Lee Masters,Levi... questo l'ho denominato “italico sleggere”. Meglio poche idee ma ferme che mille campate in un aria mutevole e viziata;la mia arte è pura e cruda,vergine! S'io fossi stato una prostituta, per chissà quale vita precedente travagliata,sarei certo stato Bocca di rosa e avrei battuto nella città vecchia, tra odore di pesce marcio e scaricatori di porto che lasciavano a desiderare la pulizia del proprio corpo, e sarei certo stata trattata con la delicatezza di un orso che dopo aversi divorato la preda non sa che farsene della carcassa, di quel mucchio di pelle attaccata a delle ossa simili a stecche da biliardo; sarei stato una puttana, una moglie di tutti gli uomini della notte che ardevano a me che, seppur vecchia sconcia, regalava loro ciò che le mogli non gli avrebbero dato neppure da morte,ma sarei stata richiesta, cazzo se sarei stata richiesta, perché servizi completi come i miei nessuna donna al mondo, tranne le mie compagne di strada, li avrebbe potuti consumare... sarei morta per le carezze di un animale,è vero, ma sarei certo salita su di una stella ad illuminare le notti di chi, come me,moriva nel fare il mestiere più vecchio del mondo, la vecchia giovane puttana, colei che consuma i giorni sgranandoli come da un rosario recitativo che le mani non riescono più a sentire, talmente usato che ormai sfugge... Un giorno,sono certo, che il mondo guarderà a me come il Dottore che guariva le anime perse, donando loro la parola di riscatto... E POI IL FUTURO... Non mi reputo certo così in “alto” da vendere milioni di copie, già è una conquista, in questo sodomitico tempo, se una sola persona arrivi a capire, fino in fondo,ciò che ho scritto e perché! Mi sono messo in condizioni di essere odiato,deriso,sentenziato,insultato, schernito,minacciato ma... oggi come allora (come da quando sono nato) mi vanto di affermare, in maniera piena e totalitaria che: “non me ne frega una beata minchia!!”