Sembrano tempi lontani quelli in cui Mat Joubert brillava come punta di diamante della Omicidi di Città del Capo. Da quando ha perso la moglie, l'ex detective d'élite si è rifugiato nell’alcol e nella malinconia, affondando in un’esistenza fatta di ricordi e apatia. Ma una nuova ondata di brutali omicidi — collegati da un elemento inquietante: l’uso di una vecchia pistola Mauser — scuote la città e mette in gioco la sua ultima possibilità di riscatto.
Il nuovo capo della polizia, un ex militante dell’African National Congress deciso a rivoluzionare il dipartimento, dà a Joubert un ultimatum: o torna il detective che era un tempo, o sarà fuori. Inizia così una corsa contro il tempo, tra corpi senza vita, bossoli di calibro raro e un passato che non vuole restare sepolto. Le indagini lo conducono in un labirinto di false piste, dove la politica, i fantasmi della moglie defunta, e una misteriosa attrazione per la giovane figlia dei vicini si intrecciano in un crescendo di tensione.
Nel cuore di un Sudafrica in transizione, Ancora in corsa non è solo un thriller avvincente, ma il ritratto psicologico di un uomo spezzato che deve scegliere se lasciarsi morire o tornare a combattere. Mat Joubert è un eroe imperfetto, umano, crudo, incapace di dimenticare, ma forse ancora capace di amare. E di sparare.
“Ancora in corsa” è molto più di un poliziesco: è un pugno allo stomaco, un’immersione nelle crepe dell’animo umano. Danielle Christine Scott scrive con una voce potente e vibrante, in grado di coniugare l’incedere incalzante del thriller con una profondità emotiva rara.
Il protagonista, Mat Joubert, non è il solito detective invincibile: è un uomo rotto, dolente, che si muove tra bottiglie di birra, sedute dallo psicologo e ricordi che bruciano. Il lettore si ritrova a vivere con lui ogni passo, ogni indizio, ogni notte insonne. Il realismo della narrazione, la complessità dei personaggi, e la tessitura sapiente della trama rendono impossibile staccarsi dalle pagine.
C’è un killer da fermare, certo. Ma la vera corsa è quella interiore, contro la depressione, contro il tempo, contro un sistema che cambia e non perdona. Sullo sfondo, una Città del Capo viva, contraddittoria, in pieno mutamento.
Un libro che non si dimentica. Perfetto per chi cerca un noir d'autore con un’anima. Da leggere con il fiato sospeso, e il cuore in tumulto.
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