Cosa nasconde un volto quando è perfetto?
Alix, moglie irreprensibile e madre devota, conduce una vita apparentemente normale. Un marito brillante, una figlia adorabile, una routine tranquilla. Ma dietro quella facciata serena si cela una donna scissa, sospesa tra dovere e desiderio, tra realtà e ossessione. Un segreto custodito per anni riemerge con prepotenza quando nella sua quotidianità irrompe Jacques, un affascinante psichiatra dal passato oscuro.
Da quel momento, Alix è trascinata in un vortice emotivo che la porterà a guardarsi dentro, a spogliarsi di ogni maschera, fino a confrontarsi con una verità sconvolgente: ciò che ha vissuto potrebbe non essere mai esistito così come lo ricorda. Ogni certezza si sgretola, ogni legame è messo alla prova. E quando l’identità stessa si frantuma, chi resta davvero?
"La doppiezza del volto" è un romanzo psicologico denso e raffinato che esplora la fragilità dell’identità, l’ambiguità del ricordo e la sottile linea che separa l’amore dalla follia.
Un viaggio perturbante nella mente umana, dove nulla è ciò che sembra.
Nathalie A. Lawford torna con un romanzo profondo, elegante, carico di tensione emotiva. "La doppiezza del volto" è molto più di una storia di passioni e inganni: è un’indagine nell’anima, uno scavo nella memoria e nella psiche di una donna che ha imparato a nascondersi anche da sé stessa.
Il personaggio di Alix è costruito con una sensibilità rara: complessa, stratificata, mai banale. Il lettore la segue nel suo lento ma inesorabile smottamento interiore, tra ricordi distorti e relazioni ambigue, fino a un finale che lascia il segno.
Lawford scrive con uno stile incisivo, elegante, che scava sotto la superficie e tiene incollati fino all’ultima pagina. Il ritmo narrativo è calibrato con maestria, alternando momenti di intensa introspezione a svolte narrative che sorprendono e inquietano.
Perfetto per chi ama i romanzi psicologici di Patricia Highsmith o le atmosfere torbide di Gillian Flynn, "La doppiezza del volto" è un’opera che parla di identità, di memoria e di tutto ciò che siamo costretti a dimenticare per sopravvivere.
Un romanzo da leggere e rileggere, ogni volta con occhi diversi.
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