Quando il corpo brutalmente assassinato di una giovane donna viene rinvenuto in un quartiere periferico, l’intera città viene travolta da un'ondata di paura e sospetto. La vittima è Carolyn Polhemus, una brillante e affascinante procuratrice con un passato tanto riservato quanto inquietante. La sua morte scuote profondamente il tribunale dove lavorava, ma sconvolge soprattutto un uomo: Rusty Sabich, viceprocuratore distrettuale, collega di Carolyn… e suo amante segreto.
Incaricato inizialmente di guidare l’indagine, Rusty si ritrova improvvisamente dall’altra parte della barricata quando viene accusato dell’omicidio. La sua vita perfettamente costruita — la carriera promettente, la famiglia, la reputazione — comincia a sgretolarsi sotto il peso di indizi schiaccianti, manipolazioni politiche e verità scomode.
Ma Rusty è colpevole o vittima di un sistema giudiziario che divora i suoi stessi servitori? Nel tentativo di discolparsi, dovrà scavare tra le ombre del proprio passato, affrontare l’ambiguità dei sentimenti e smascherare giochi di potere nascosti dietro le quinte della giustizia.
Con uno stile raffinato e una tensione psicologica costante, "Presunto Innocente" è molto più di un legal thriller: è un viaggio nella mente di un uomo sull’orlo del baratro, un’indagine su quanto possa essere sottile il confine tra innocenza e colpa.
"Presunto Innocente" è un capolavoro del thriller giudiziario.
Gianna R. Salemi ci offre una narrazione impeccabile, intensa e stratificata, che tiene il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. L’atmosfera è cupa e avvolgente, i personaggi complessi e credibili, l’intreccio narrativo architettato con intelligenza e perfetta coerenza.
Rusty Sabich, protagonista fragile e ambiguo, incarna le contraddizioni della giustizia moderna: pubblico ministero inflessibile e uomo vulnerabile, costretto a confrontarsi con il proprio passato e con la verità che ha sempre evitato. I colpi di scena non sono mai gratuiti, ma arrivano come fendenti ben assestati, frutto di una trama tesa come una corda di violino.
Il lettore si trova immerso in un turbine di emozioni e dilemmi morali, dove ogni elemento — dalle dinamiche processuali ai dettagli psicologici — contribuisce a costruire una tensione narrativa sempre crescente.
Chi ama John Grisham, Scott Turow o i migliori legal thriller americani troverà in "Presunto Innocente" una lettura appassionante e indimenticabile.
Un romanzo che non solo intrattiene, ma interroga e scuote, portandoci dentro la complessità della giustizia, dove l’innocenza è spesso solo una maschera.
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