Un avvocato sessantenne, chiuso nelle credenze della vecchia classe alto borghese, decide di citare in giudizio il figlio, ribelle al suo volere e incline ad assecondare le proprie aspirazioni. Mentre un fantasma si aggira intorno al togato e ne scandaglia l’interiorità controversa, una folla rapita dal suo bell’aspetto e dalla sua autorevolezza lo applaude.
Il giudice, invece, commosso dal dramma esistenziale del giovane, condannato alla nullità, denigra pubblicamente l’avvocato ed emette la condanna, speranzoso che il giovane si salvi da solo, come fece lui a suo tempo.
Un tirocinante cerca inutilmente i favori dell’avvocato, per il quale l’unica soluzione e’ andarsene da solo per ritornare fra le sue certezze.
|