Ascolta lettore le pietre filosofali , non sono altro che parole . Le quali si trasformano nel tempo della loro metrica in versi liberi nati dall’individuale alchimia poetica . Concetti fatti della stessa materia dei sogni. Rappresentano il mito ove la forma del verseggiare in vari ritmi , narra l’odissea dell’uomo moderno. Come pietre rotolanti nella loro libera espressione , rappresentano lo spirito del rock. Una raccolta di ventidue componimenti poetici, animati da vari ritmi musicali , quali il blues ed il rap. La pietra filosofale ,nell’antichità era la pietra capace di realizzare l’elisir di lunga vita, capace di donare l’immortalità. La pietra filosofale nell’immaginario comune può curare qualsiasi malattia. Donare la conoscenza di tutto, aiutare a sollevare il velo illusorio che separa il bene dal male. Non a caso si parla di pietra dei filosofi lapis philosophorum , quintessenza delle cose . Ella è capace di tramutare i metalli vili in oro. Si narra fosse composta , appunto di varie sostanze primordiale. Quali terra, aria , acqua e fuoco. Questi componimenti lirici , rappresentano un personale percorso in cui attraverso varie musicalità interpreto vari testi poetici . La pietra filosofale in vero è il verbo fattosi carne . La sintesi del divino che vive in noi . Per alcuni studiosi rappresenta il santo Graal, la coppa con la quale Gesù celebrò l’ultima Cena e nella quale Giuseppe D’Arimatea raccolse il sangue dal costato del Cristo crocefisso. Per altri studiosi non è più una coppa ma una pietra purissima, chiamata Lapis Exilles, questa pietra dai poteri miracolosi donerebbe perfino l’immortalità. Il termine lapis “Exilles” è stato interpretato come “lapis ex coelis”. Ovvero “pietra caduta dal cielo”. La Pietra Nera è un oggetto venerato nella religione islamica. La tradizione vuole che essa, in origine bianca, fu inviata da Dio ad Abramo, perseguitato da spiriti maligni che tentavano di condurlo alla perdizione. In segno di ringraziamento, Abramo fece costruire la Kaabbah, un santuario di forma quadrata nel quale la pietra avrebbe potuto essere conservata nei secoli a venire. Tuttavia con lo scorrere del tempo la pietra mutò il suo colore, passando da bianca a nera. Questo perché, dice la tradizione, i fedeli nell'atto della venerazione ne baciavano la superficie, trasferendo ad essa tutti i peccati commessi. Solo con la fine del mondo, dice la tradizione, la pietra tornerà a brillare, nuovamente bianca, così da poter tornare in paradiso. La pietra nera, oggi, è conservata ancora nella sala interna della Kaabbah, santuario posto nel cortile della Grande Moschea della Mecca, in Arabia Saudita. Come meteore , cadenti stelle nel cielo d’agosto. Queste poesie sono figli del cielo e dell’anima mia che anela alla gloria nella ricerca filosofica attraverso un tempo passato composto di tradizioni e canzoni senza tempo. La pietra filosofale penso , rappresenti la materia, la sintesi del soggetto nell’oggetto , forma e contenuto , spirito e corpo, ella rappresenta a mio modesto parere il principio della creazione.
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