Quando Enrico Belardi giunge in Germania con la sua amica Léonor de Breuil, per acquistare un ex Collegio in disuso, trova da parte dei proprietari dell’edificio una aperta avversione causata dal fatto che loro sono arrivati due settimane prima del previsto.
Ben presto Léonor si rende conto che quel tetro Collegio nasconde un segreto che i proprietari vogliono tutelare in tutti i modi. E, quando, poi, lei trova nei sotterranei del Collegio una stanza adibita a sala operatoria e dieci statue di bambini talmente realistiche da sembrare vivi, risveglia in Corinna Birgel e in suo fratello Sigmund Rascher, ufficiale delle SS, una furia omicida.
Perché quel collegio che un tempo era una eccellenza della Germania è caduto in disuso? Chi ha fatto quelle statue? Questo è l’enigma che Léonor de Breuil, l’Ombra della Notte, famosa ladra internazionale dovrà scoprire.
Presentazione della Serie - Le Avventure di Léonor de Breuil
Le avventure di Léonor de Breuil, bellissima ladra internazionale, nonché attrice cinematografica e investigatrice a tempo perso, si svolgono principalmente a Firenze negli anni dal 1930 al 1945.
Léonor de Breuil nasce a Parigi il 24 maggio del 1910. La sua adolescenza la trascorre tra Honfleur, un comune francese situato nel dipartimento del Calvados nella regione della Normandia, e Le Havre, all'interno di un ambiente «dinamico e creativo». Il padre Léonor-Claude de Breuil è un attore e regista teatrale. La madre Monique Reynaud è anch'essa attrice e insegnante di recitazione. Della famiglia fanno parte anche le due sorelle minori: Aurore e Janine e il fratello maggiore Alain, sceneggiatore e regista.
Attratta dal lavoro dei genitori, Léonor comincia a recitare durante l'infanzia nelle commedie del padre e negli spettacoli degli amici di famiglia. Dopo aver frequentato il liceo Voltaire, a 16 anni è la ragazza più giovane ammessa al Conservatorio nazionale d'arte drammatica di Parigi, dove i genitori insegnavano, e lì studia per i tre anni successivi.
Recitando in una commedia teatrale di Maurice Leblanc e ispirandosi a Arsenio Lupin, a soli diciotto anni, siamo nel 1928, compie il suo primo furto clamoroso: la collana di perle della Baronessa Emma Orczy, durante i Giochi olimpici invernali di Sankt Moritz, Svizzera, svoltisi tra l’11e il 19 febbraio.
Sin dalle prime avventure si evince che la nostra eroina è amante degli uomini, del lusso, dell’avventura e solo, marginalmente, del denaro.
Léonor de Breuil è caratterizzata da un pregevole senso dello humor. È una abile trasformista, abile nel truccarsi e nel travestirsi in altre persone, che rappresenta alla perfezione (e ciò le deriva dalla sua attività di attrice). Sportiva, chi la conosce bene la definisce: intelligente, furba, ironica, audace, e molto disinibita.
Parla correttamente, oltre il francese, sua lingua madre, l’inglese, lo spagnolo, l’italiano e il tedesco.
E’ una grande intenditrice di arte sia antica che moderna.
A venti anni, siamo nel 1930, a Nizza conosce lo scrittore italiano Roberto Galvani e se ne innamora perdutamente. Sei mesi dopo, il 18 luglio, si sposano a Firenze, dove vanno ad abitare in Via dei Calzaiuoli.
In questo idilliaco ambiente familiare, non difforme da tanti altri, l’autore delle avventure di Léonor de Breuil, pur sottolineando i rapporti teneri e talora infuocati, esistenti tra i due coniugi (che farebbero pensare ad un matrimonio tranquillo sia sul piano affettivo che passionale) sono tenuti volutamente fuori dai principi morali che regolano la società e la religione.
Il loro è uno strano rapporto. Pur amandosi alla follia, non si ritengono in alcun dovere di fedeltà e spesso si tradiscono l’un l’altro, pur rispettando un loro preciso codice di comportamento che esclude il coinvolgimento sentimentale verso i propri amanti e che la “scappatella” sia di brevissima durata.
Così le avventure della nostra eroina si colorano di un sano erotismo e di un fascino particolare che può lasciare interdetto il lettore, che alla presen |