DISCORSO SUL LIBERO SCAMBIO
  DISCORSO SUL LIBERO SCAMBIO
Titolo DISCORSO SUL LIBERO SCAMBIO
AutoreCarlo Marx
Prezzo€ 1,00
Editoreniccia
LinguaTesto in Italiano
FormatoDRMFREE

Descrizione
Edizione con indice digitale L'America sotto questo riguardo ci offre un esempio appropriatissimo del miglior modo di uccidere un'industria importante col protezionismo. Nel 1856 il totale delle importazioni e delle esportazioni per mare degli Stati Uniti ammontava a 641.604.850 dollari; di questa somma, il 75,2 per cento venne trasportati su navi americane e solamente il 24,8 per cento su navi forestiere. Già, i piroscafi inglesi vincevano i velieri americani; tuttavia, nel 1860, di un traffico marittimo in totale di 762.288.550 dollari, ancora il 66,5 per cento si esercitava da navi americane. Sopraggiunta la guerra civile e introdotto il protezionismo per le costruzioni navali americane, ne seguì la quasi completa scomparsa della bandiera americana, dai mari. Nel 1887 il commercio marittimo degli Stati Uniti ammontava nel suo insieme a 1.408.502.979 dollari, ma di questa cifra il solo 13,80 per cento veniva effettuato con navi americane, e l'86,20 per cento con legni d'altre nazioni. Le merci trasportate da battelli americani sommavano, nel 1856, a dollari 482.268.274; nel 1860 a dollari 507.247.757. Nel 1887 si scese a 194.356.746 dollari.[1] Quarant'anni fa la bandiera americana sfidava sugli oceani la bandiera inglese; ora non la si vede in nessun luogo. La protezione ai cantieri uccise navi e costruttori.