DAL LIBRO: Siam diecimila in torno a la tua cassa,
doman sarem milioni.
L'ira nostra non è turbin che passa
denso di lampi e tuoni:
è l'avanzar compatto ed incessante
fra torbidi perigli,
non per noi, non per noi, ma per le sante
gioie de' nostri figli:
è il batter senza tregua coi pesanti
martelli il duro masso,
a poco a poco disgregando, ansanti,
le vèrtebre del sasso:
nostra fede portar come un bel fiore
su l'elsa d'una spada:
stringer le file se un fratel ci muore,
e seguitar la strada.»
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