Dal libro: Le scalda il sole, le accarezza, penetra
nelle torpide vene e sveglia il sangue.
Son come mani abbandonate al bacio
d'un amante, che le ami cosí, squallide
cosí, contorte, con le gonfie nocche
punte da occulti aghi crudeli. O sole,
non hanno, ora, che te: non le tradire.
Furono belle: le fregiò la gemma
della promessa, quella delle nozze.
Guidaron, caute, i primi passi al figlio.
Colsero al figlio primule di marzo
lungo le prode. Ressero fardelli
di tenerezza. Tersero il sudore
del trapasso a malati in agonia.
S'intrecciarono, supplici, sul mento,
nella preghiera taciturna. Or nulla
possono piú: nemmen pregare. O sole,
non tradirle. Dà loro un po' di gioia.
Fa che s'illudan d'essere due bianchi
convolvoli, al tuo caldo alito aperti
nel giorno, e chiusi dolcemente a sera
per rivivere in te, se torni l'alba.
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