COMPENDIO DE LE ISTORIE DEL REGNO DI NAPOLI
  COMPENDIO DE LE ISTORIE DEL REGNO DI NAPOLI
Titolo COMPENDIO DE LE ISTORIE DEL REGNO DI NAPOLI
AutorePandolfo Collenuccio
Prezzo€ 1,00
EditoreNICCIA
LinguaTesto in Italiano
FormatoDRMFREE

Descrizione
PANDOLFO COLLENUCCIO COMPENDIO DE LE ISTORIE DEL REGNO DI NAPOLI A CURA DI ALFREDO SAVIOTTI Pandolfo Collenuccio (Pesaro, 7 gennaio 1444 – Pesaro, 6 luglio 1504) è stato un umanista, storico e poeta italiano. Figlio di un maestro di grammatica originario di Coldellanoce, frazione di Sassoferrato, si laureò in Giurisprudenza a Padovanel 1465. Frequentò la corte di Pesaro ricoprendo numerose cariche politiche (fu fra l'altro vicario generale di Costanzo I Sforza) e svolgendo importanti missioni diplomatiche; guidò fra l'altro la delegazione presso Sisto IV che riuscì a ottenere la signoria di Pesaro per Giovanni Sforza, figlio illegittimo di Costanzo I. La sua carriera di cortigiano e diplomatico lo mise anche in contatto con Lorenzo de' Medici e Poliziano. Nel 1488, tuttavia, proprio per contrasti con Giovanni Sforza, in seguito a una diatriba col signore di Camerino Giulio Cesare da Varano, Collenuccio fu imprigionato, subì la confisca dei beni, e fu infine costretto a lasciare la città natale per l'esilio (1489). La fama di umanista (è stato fra l'altro il primo ad aver studiato gli Etruschi e ad aver creato il primo museo di scienze naturali in Italia[1]) e l'abilità di diplomatico e uomo politico gli valsero la protezione di Lorenzo il Magnifico, dei Gonzaga, che nel 1491 lo fecero nominare podestà di Mantova, e soprattutto di Ercole I d'Este. Quest'ultimo nominò Collenuccio dapprima consigliere e in seguito capitano di Giustizia (1500), e lo inviò come ambasciatore presso l'imperatore e il papa Alessandro VI. In qualità di legato di Ercole I, sostenne la causa di Cesare Borgia nel corso della seconda spedizione romagnola di quest'ultimo; pertanto, quando Cesare Borgia conquistò Pesaro, Collenuccio ottenne la restituzione dei beni che gli erano stati confiscati da Giovanni Sforza. Morto Cesare Borgia e tornato a Pesaro Giovanni Sforza, Collenuccio si rifugiò nuovamente a Ferrara da Ercole d'Este. La sua morte fu conseguenza di una trappola tesagli da Giovanni Sforza. Il signore di Pesaro gli aveva fatto intendere, infatti, che avrebbe permesso il suo ritorno in patria; ma non appena Collenuccio mise piede a Pesaro, Sforza lo fece imprigionare, torturare e infine uccidere, senza processo.