Grandezza e Decadenza DI ROMA
  Grandezza e Decadenza DI ROMA
Titolo Grandezza e Decadenza DI ROMA
AutoreGuglielmo Ferrero
Prezzo€ 1,00
EditoreNICCIA
LinguaTesto in Italiano
FormatoDRMFREE

Descrizione
Chi aveva sventati i criminosi e tenebrosi disegni di Antonio e di Cleopatra, intenti a preparare in silenzio a Roma le catene del più obbrobrioso servaggio? A chi se non a colui che aveva profusi in Italia i tesori dei Tolomei, dovevano esser riconoscenti i veterani, entrando a poco a poco in possesso delle terre; i municipi, i quali erano ricompensati con somme considerevoli dei demani alienati; i creditori dello Stato, che ricevevano il denaro, lungamente aspettato; i mestieri, le arti, la mercatura, la terra che, bruciati dalla lunga siccità di capitale onde l’Italia era stata riarsa come da torrida estate, si ravvivavano a poco a poco sotto la pioggia dell’oro e dell’argento egiziani? Merito suo, tutto suo, se le memorie della guerra civile lentamente affondavano nell’immenso oceano che una dopo l’altra tutte le cose umane raccoglie e seppellisce per sempre: l’oblio del passato! Onde all’uomo, che tante mirabili cose aveva già compiute, il pubblico largheggiava fiducia per il futuro; e questo prediletto della fortuna, che aveva vinto per caso, era ammirato come nessun grande uomo della storia di Roma prima di lui. Egli ricondurrebbe in tutto l’impero la pace e la prosperità; egli rifarebbe la giustizia incorrotta, emenderebbe i costumi, ripristinerebbe il culto degli Dei; egli vendicherebbe le disfatte persiane di Crasso e di Antonio. Il contagio anzi dell’ammirazione per lui si esaltava in certuni a una specie di follia.