Il racconto è narrato al passato da un personaggio estraneo alla storia principale: questi, ferito per motivi ignoti, si rifugia, nella torre di un castello abbandonato, con l'aiuto del suo valletto, ritenendo pericoloso passare la notte all'aperto. All'interno della torre il personaggio-narratore trova un libro che racconta la storia di tutti i quadri che tappezzano le pareti. Spostando un candelabro per leggere meglio, le luci delle candele rischiarano il ritratto ovale di una giovane donna, da cui rimane intensamente colpito: il narratore non riesce a spiegarsi la vitalità di quel ritratto, sebbene il dipinto sia di ottima fattura, poiché ritiene che il semplice valore estetico non possa sortire un tale effetto su di lui.
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