Si tratta, in fondo, della rilettura del Vangelo, con aggiunte in parte derivate dalle Scritture apocrife, ma Jeshua di Nazareth è visto con gli occhi di suo cugino Johanan (san Giovanni l’evangelista).
La storia narrata è assolutamente ortodossa là dove è necessario, con digressioni romanzate sui fatti non narrati nei Vangeli. L’Autore, inoltre, non si è permesso di andare oltre la “resurrezione di Lazzaro”, la Passione, morte e Resurrezione non possono essere in alcun modo reinterpretate in alcuna chiave critica o romanzata.
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